[12 gennaio] Dibattito sul Socialismo con caratteristiche cinesi

Ciclo di incontri per una riflessione sul Socialismo con caratteristiche cinesi a partire dai libri di

Zhang Boying: Il socialismo con caratteristiche cinesi. Perché funziona?

Rémy Herrera, Zhiming Long: La Cina è capitalista?

 

Martedì 12 gennaio 2021

Ore 19.00 – Sala virtuale ZOOM

ne parliamo con

Alessandra Ciattini

Antropologia, Università La Sapienza, Roma, collaboratrice de “La Città Futura”

Francesco Galofaro

Semiotica, Università di Torino, collaboratore di “MarxVentuno” e del sito marx21.it

Per iscriversi, inviare una mail con i propri dati a

info@marx21books.com

Sarà possibile seguire l’incontro in streaming su youtube

 


 

Il calendario dei prossimi incontri

Venerdì 22 gennaio, ore 19.00

“Percorrere la strada dello sviluppo pacifico”: La RPC e il mondo

Relazione di Fabio Massimo Parenti,

Ph.D. in Geopolitica e Geoeconomia, Associate Profess or of International Studies alla China Foreign Affairs University, Beijing

 

Sabato 6 febbraio, ore 17.00

L’economia socialista di mercato in Cina

Relazione di Vladimiro Giacché

Presidente del Centro Europa Ricerche e autore del recente saggio “L’economia e la proprietà. Stato e mercato nella Cina contemporanea”

 

Venerdì 12 febbraio, ore 19.00

Ruolo e funzioni del PCC nella RPC

Relazione di Francesco Maringiò

dipartimento esteri del PCI, pubblicista, collaboratore di riviste marxiste della RPC

1 Commento

  • Giulio Bonali

    ,
    9 Gennaio 2021 @ 8:42

    Mie obiezioni alla recensione di Francesco Galofaro al libro IL socialismo con caratteristiche cinesi.

    1 Una percentuale di proprietà statale del capitale non molto distante dal 50% per lo meno era presente anche nell’ Italia della “prima repubblica”, certamente non socialista ma capitalistica.

    2 Salari bassi =/= sfruttamento e salari (relativamente) alti =/= da assenza di sfruttamento (id est: socialismo).

    3 Il socialismo non é la condivisione della miseria, certo.
    Ma é invece la condivisione della ricchezza; e non mi pare che accada in Cina!

    4 Liberismo =/= capitalismo e regolazione statale del capitalismo =/= socialismo (vedi anche la “programmazione” indubbiamente capitalistica, più o meno riuscita, del “centrosinistra” (quello serio di allora, non quello farsesco di oggi) nell’ Italia degli anni ’60).

    5 Quello di “fattore di produzione” NON E’ un “concetto cardine” del marxismo (per lo meno non lo é necessariamente ed esclusivamente, in quanto perfettamente compatibile e usato nell’ ambito di qualsiasi teoria economica che intenda essere, a torto o a ragione, scientifica).
    Piuttosto un concetto cardine marxista é quello di lotta di classe per il (e fino alla conquista -ed ovviamente al mantenimento- del) potere statale, che mi sembra latitare alquanto nelle elaborazioni politiche e teoriche del PCC.

    6 La distribuzione secondo il lavoro é effettivamente il principio cardine della distribuzione nel socialismo; ma é incompatibile con la proprietà privata dei mezzi di produzione (e conseguentemente con lo sfruttamento del lavoro altrui) reintrodotta ed abbondantemente presente in Cina.
    Dunque la distribuzione socialista secondo il lavoro é assente di fatto, in realtà, in Cina; e se sbandierata come “intenzione” al massimo potrebbe consentire di attribuire al gruppo dirigente del PCC l’ intenzione di costruire il socialismo e non la realizzazione del socialismo in Cina (anche ammesso, e da parte mia sospeso il giudizio sull’ ipotesi di concederlo, che non si tratti di mera mistificazione ideologica).

    7 “Da più parti si guarda alla Cina, ai suoi tassi di crescita, ai milioni di persone strappate alla povertà, ai primi grandi successi in campo ambientale, alla sua capacità di anteporre la salute dei cittadini a qualsiasi altra considerazione economica, e ci si chiede: questo è capitalismo? Se la risposta è sì: perché noi non siamo capaci di fare altrettanto?”
    Rispondo: perché c’ é capitalismo e capitalismo.
    Il capitalismo NON E’ sempre e comunque necessariamente inefficiente e non posiamo considerarlo manicheisticamente come caratterizzato in senso assolutamente negativo senza sfumature; é invece caratterizzato da uno sviluppo ineguale di fronte al quale non dobbiamo fare nel suo ambito di tutte le erbe un fascio (o perderci nella notte hegeliana in cui tutte le vacche sembrano scure).
    Dunque il fatto che nell’ ultimo decennio la Cina ha provato di essere superiore all’ Occidente nell’ affrontare la crisi economica mondiale innescata negli USA nel 2007 e nella lotta alla pandemia (fatti tutt’ altro che irrilevanti e da ignorare, interessanti sa studiare! E tuttavia) NON PROVA AFFATTO una sua natura non capitalistica o socialista.

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